L’origine della chiesa
Si perde nella notte dei tempi. Il primo elenco, fortuito, dei plebanati della Diocesi di Bologna risale al 1300 e fornisce il nome di ben 28 chiese soggette alla Pieve del Pino; corrispondono alle parrocchie attuali, compresi i rispettivi oratori ora in parte scomparsi. Si andava da Sabbiuno a Monte Rumici, dal Reno al Savena compreso Rastignano e Pianoro, allora Riosto. Nei tempi più antichi si chiamò soltanto S. Ansano. É opinione degli studiosi che fosse antichissima; un documento del 1056, riportato dal Muratori, ne attesta per primo la sua esistenza. Si riferisce alla liberazione della schiava Clarizia da parte della contessa Willa, avvenuta nella chiesa di Musiano e officiata da Don Benzo di S. Ansano.
Continua una minuziosa descrizione storica scritta dall’attuale Parroco Venturi Don Luigi
Approfondimenti:
Geologia, sismica e suoli
Calanchi di Pieve del Pino