Momenti di storia

1074
Con le bolle di Gregorio VII, confermate da Pasquale Il, Lucio II e Alessandro III, vengono assegnate al Vescovo le terre di Castel del Vescovo e Badolo. Su questi possedimenti la Chiesa avrà anche giurisdizione civile e penale.

1092
Un buon numero di “Vassalli Minori” (in gergo Cattanei, grado intermedio fra Conte e Valvassori che ebbero decime su terre, vigne e casamenti e l’esclusione di qualsiasi giurisdizione, tranne quella dell’imperatore) erano presenti a Castel del Vescovo, alle Lagune, Montelungo, Pontecchio, Mugnano e Badolo. Essi godevano di una retribuzione annua di 200 lire imperiali. (A. Palmieri: La montagna Bolognese nel medio evo, ed. Forni 1929 Parte prima)

1116
L’imperatore Enrico V rilascia un diploma al Comune di Bologna che concede libertà di transito su tutte le strade e di navigazione sul Reno.

1300
un sarto, certo Lipparini di Battedizzo, serviva la moglie di un notaio di Castel del Vescovo. Per la fattura di una “guarnella” (giacca di lana per donna) si fece pagare 6 soldi, per una “clamide” (ricco manto per signora) 7 fiorini, per una giacca fine da uomo 8 lire e 14 soldi.

1307 – 29 gennaio
I Conti di Panico furono cacciati dalla città dal Cardinale Orsini.
Si trincerarono nel loro castello. Bologna mandò Ramponi con i militi a combatterli, e questi incendiarono i nidi ribelli, fra cui la Torre Cavallina, ma al ritorno caddero in una imboscata presso Sasso di Glossina. Ne seguì una strage. Fra i morti anche il Capitano della Montagna Muccino di Moscacchia; il giorno dopo una spedizione punitiva arrivò a Castel del Vescovo, poi proseguì per Panico e distrusse il Castello. I Panico passarono al Monte di Cantaglia. Il 26 aprile del 1306 furono stretti d’assedio. Si arresero il 29 gennaio 1307. (A. Palmieri, op. cit. pag. 165 – 167)

1385
il massaro di Liserna citava davanti al vicario di Caprara i massari di Battezzino e di Badolo, per il pagamento di 11 soldi bolognesi per ogni lira di estimo, per aver mandato un corpo di soldati contro l’esercito di Barbiano anche per loro conto.
Il massaro di Caprara pagò 8 lire e 11 soldi per lavori alle mura di Battedizzo. Se il massaro non pagava, veniva incarcerato, poi poteva rivalersi sugli amministrati anche per i danni da lui stesso subiti.

1583 – 17 agosto 
L’osteria della Fontana aveva sede nel palazzo Sanuti. Gregorio della Villa con una banda collegata ai Pepoli, uccise l’oste Giacomino con una archibugiata.

1880
Masulli – studio sulle classi sociali:
Le tenute agricole di Enrico Fini a S. Martino erano pari a 440 ettari. Quella di Lorenzo Bettini di 800. L’Opera Pia Bargellino a Sibano 340. Quella del conte Aria a Marzabotto 420. II conte Nanni Levera a Labante era di 590. La Palata di Torlonia 2.954. Caste!lina 2.000, Pizzardi 1.640, la principessa Montjio ne aveva 2.000, l’azienda Portonovo 2.400.
La concorrenza dei prodotti esteri fece crollare i prezzi: il grano da 33,11, a 22,78 lire a quintale, il mais da 23,57 a 14,69, la canapa da 110,32 a 64,22, il riso da 47 a 36. L’esportazione che nell’80 era pari a 362 milioni di lire, scese nell’85 a 256 milioni.

1899 – marzo 
Marconi realizza, su richiesta del governo francese, le prime comunicazioni telegrafiche attraverso il canale della Manica, fra Wimereux nei pressi di Boulogne (Francia) e South Foreland (Gran Bretagna).

1930 – 3 luglio
Disastro ferroviario a Sasso Marconi
La linea ferroviaria Bologna – Pracchia, dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1863 (due anni dopo l’Unità d’Italia) alla presenza del Re Vittorio Emanuele II, ad oggi ha subito un solo e grave incidente.
Il treno passeggeri n.39, proveniente da Milano parte dalla stazione di Bologna, per Roma, alle ore 6.20 del 3 luglio 1930.
Segue articolo completo

Disastro ferroviario a Sasso Marconi

Disastro ferroviario a Sasso MarconiLa linea Bologna, Porretta, Pracchia, Firenze fino al 1934 era l’unica linea di collegamento ferroviario fra Roma e l’Italia del Sud con il Nord Europa.

1956
Costruzione del ponte Leonardo.

1993
25° Anniversario del gemmellaggio tra Sasso Marconi e Helston.

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