All’inizio del 1700 la Valle del Reno non aveva una propria strada maestra, vi era l’antica e cosiddetta “strada di Saragozza” che partendo dal Meloncello, e superato Casalecchio, giungeva sino al borgo del Sasso e li si fermava di fronte all’ostacolo naturale della Rupe, ove solo uno stretto viottolo, semi scavato nella roccia, ne permetteva il passaggio. Le comunicazioni con i paesi dell’alta Valle del Reno avvenivano attraverso cavedagne di fondo valle o attraverso le vecchie strade di cresta o di mezza costa; comunque tutte risalenti a periodi antichissimi.
Solo verso il 1816, dopo la naturale conseguenza di tanti anni di guerra, di sommovimenti con continui cambiamenti di governo, occupazioni ed invasioni, delle truppe francesi prima, napoletane ed austriache dopo, attraverso ripetuti riflussi di eserciti, con l’abituale contorno di requisizioni, spogliazioni e distruzione dei beni che sempre un’occupazione militare comporta, le popolazioni della bassa e alta Valle del Reno, vivevano un periodo di grande e generale miseria e fu così che per sopperire a questi problemi e alleviare un po’ le sofferenze, si decise di dare inizio ai lavori per costruire la strada Porrettana, lavori che dureranno quasi 30 anni.
La costruzione del primo tratto, Bologna – Porretta e successivamente il tratto Porretta – Pistoia, favorì lungo tutta la valle il passaggio di merci, di viandanti, mercanti, pellegrini e procurò grande beneficio alle Terme di Porretta.
Lungo tutto il percorso fiorirono nuove osterie e trattorie capaci di offrire vitto e alloggio, alcune con stallaggio, mentre quelle già esistenti si attrezzarono per soddisfare un crescente e nuovo numero di clienti. All’inizio la qualità del servizio è generalmente scadente poi dopo il 1900, quando inizia a crescere la qualità della vita, si ha un lento e progressivo miglioramento delle infrastrutture e della qualità del servizio.
La diffusione dei ristoranti, costituiscono un servizio relativamente recente, raggiungendo livelli notevoli, con una grande varietà di soluzioni edilizie in grado di offrire sempre più attrezzature specializzate. Considerato che la ristorazione rappresenta una redditizia attività commerciale, si assiste alla proliferazione di ristoranti di vario genere, di trattorie, pizzerie, enoteche, paninoteche, grill, self-service, bar con tavola calda o fredda.
Oggi, con un elevato miglioramento delle condizioni economiche, il ristorante è divenuto un momento di svago, di incontro e di festa. Se poi alle specialità enogastronomiche, vi si aggiunge la bellezza del paesaggio che tutta la vallata offre, in un ambiente pieno di verde, ricco di storia e di tradizione, che ogni paese grande o piccolo ha conservato e che cerca di trasmettere, si ha solo l’imbarazzo della scelta.
Giuseppe Dall’Olio