Località Fontana è un borgo posto dopo la Rupe in direzione Marzabotto, di notevole interesse è il Palazzo Sanuti nel quale fu ospitata la prima sede comunale e distrettuale di Praduro e Sasso (dal 1797 al 1811). Il Municipio fu trasferito nell’attuale Capoluogo soltanto verso la fine del 1800.
Palazzo Sanuti
La villa fu fatta costruire da Nicolò Sanuti, nobile e ricco cavaliere, che ebbe una parte notevole nella vita politica bolognese della metà del Quattrocento: fu componente del senato della città. Nel 1447 fu nominato primo Conte della Porretta da Papa Nicolò V.
Durante i viaggi di trasferimento dal suo feudo a Bologna soleva soggiornare in questa sua possente e salda costruzione posta ai piedi della Rupe, nella cui storia egli incise in modo rilevante: nel 1477 fece, fra l’altro, ampliare la grotta in cui era custodita l’immagine della Madonna del Sasso.
Alla divisione dell’asse ereditario dei Sanuti, l’edificio toccò ai monaci benedettini di S. Procolo di Bologna, che lo tennero fino a tutto il Settecento per la verità in modo poco curato. Espropriato per le vicende politiche successive alla venuta dei francesi, fu acquistato da Annibale Rossi la cui figlia Augusta sposò Pio Comelli, ai cui discendenti ancora appartiene. In particolare è da ricordare la figura di Gian Battista Comelli che fu autore, all’inizio di questo secolo, di un pregevole volume storico sulla Rupe e sul Santuario della Beata Vergine del Sasso nel quale è riportata anche una cronaca dettagliata degli avvenimenti relativi al famoso crollo della Rupe avvenuto nella notte di San Giovanni del 1895.
Il Palazzo, dotato di solide mura e loggiati, è ancor oggi sostanzialmente conservato nelle sue strutture dopo la ristrutturazione effettuata dalla famiglia Comelli. Ha un aspetto che è un po’ quello della dimora rustica e in parte del fortilizio: presenta ancora all’esterno tracce di un fregio affrescato con il ritratto del Sanuti e della sua celebre seconda moglie Nicolosia Castellani, forse dei figli di Nicolò avuti dalle precedenti nozze e di altri loro familiari: le immagini sono ormai sbiadite, ma ancora visibili. Sempre sulla facciata è riprodotto lo stemma Sanuti con le parole: [Nicolaus] “Santus Porrecte Comes” e una Madonna in terracotta da attribuirsi alla scuola di Michele da Firenze.
All’interno è visibile un affresco raffigurante la “Vergine con il Bambino”. della metà del XV secolo.
L’edificio quattrocentesco, fortunatamente risparmiato dal passaggio devastante della guerra, ha un bel cortile dove sorge la fontana che ha dato il nome all’intera borgata.
L’oratorio
L’oratorio si trova di fronte all’entrata di Palazzo Sanuti, edificato intorno alla metà del sec. XV dal Senatore bolognese Nicolò Sanuti, primo conte di Porretta per volontà di papa Niccolò V Il nobile fece costruire il Palazzo per avere una sede fortificata, dove potere alloggiare durante i frequenti viaggi compiuti fra Bologna ed il proprio feudo. Il nome Fontana, che il borgo ha mutuato da quello della villa, si deve alla presenza di una fontana monumentale, divenuta assai famosa per gli spettacolari giochi d’acqua.
L’oratorio a pianta rettangolare aveva, nella lunetta della facciata, un affresco di SantAntonio Abate, di cui non rimane traccia. La linearità della superficie intonacata è interrotta soltanto da due piccole finestrelle rettangolari, poste a lato dell’ingresso e da una finestra a lunetta che sovrasta la porta. Ledificio, a pianta rettangolare, è inserito in una serie di case che fiancheggiano la strada senza soluzione di continuità. Molto semplice anche l’arredo interno costituito da un altare mobile per la celebrazione della messa e da un secondo altare, a ridosso del muro di fondo, sul quale si trova la pala d’altare con Santi. L’oratorio, di proprietà privata della famiglia Vannini-Comelli, è stato recentemente restaurato ed è aperto per le messe festive.