Tra il Reno e il Lavino scorre il torrente Olivetta, che poi si getta nel Lavino all’altezza di Calderino di Monte S. Pietro. Tra il Lavino e I’Olivetta. a m. 422 s.m. e a 9 km. a nord ovest di Sasso Marconi si trova Rasiglio. Il luogo viene nominato per la prima volta nel 1233 ne decreto del Senato Bolognese e una seconda volta nel 1282 assieme al vicino Monte Polo. Entrambe le località avevano il loro “cattaneo”, figura di rilievo nella piramide organizzativa dell’epoca. Risulta che delle due località solo Monte Polo aveva un castello, ricordato nei documenti, sebbene non ne restino tracce monumentali. Notizie della chiesa di S. Andrea di Rasiglio si hanno nelle Decime del 1300, in cui risulta essere sottoposta alla Pieve di Monte S. Giovanni. nel 1773 Monte Polo fu fuso con Rasiglio e nel 1769 perdeva per frana la chiesa rimasta.Le due comunità, per ordine del Consiglio di Bologna. concorsero alla fortificazione di Zappolino nel 1297 e alla costruzione del ponte sul Lavino nel 1304. Nel 1363 il castello di Monte Polo. che era stato conquistato dai Visconti, fu espugnato dalle milizie pontificie. com’era avvenuto al vicino castello di Bonazzana, presso San Chierlo, e distrutto. Comunque, alla fine del XVII secolo i due comuni erano ancora distinti: da un elenco del 1699 risulta infatti che furono posti entrambi alle dipendenze del capitanato di Bazzano. Da Monte Polo venne Guidon che fu un bravo condottiero dei Bolognesi contro i Visconti di Milano nel 1398.
Un Pietro da Monte Polo fu consigliere di Bologna nel 1347: nel 1398 Guido da Monte Polo, al comando di 150 uomini, era capitano nell’esercito della lega sorta fra Bolognesi. Fiorentini, i Gonzaga e gli Estensi, nella guerra contro i Visconti di Milano. Dopo la distruzione di Monte Polo, Rasiglio ne ereditò il territorio, come comune e come parrocchia.
Nel secolo XVIII esisteva solo il comune di Rasiglio e, agli inizi del secolo XIX. anch’esso fu soppresso e il territorio divenne frazione di Sasso.
La chiesa di Rasiglio fu rifatta col campanile nel 1840 da G. Minelli; l’interno ha un’elegante architettura e il quadro con S. Gaetano Tiene della Benati. Alla fine del secolo XVIII la parrocchia di Rasiglio-Monte Polo contava trecento abitanti, oggi ridotti a poche decine. La chiesa parrocchiale, dedicata ai santi Maria e Andrea, nel 1366 apparteneva, con la chiesa di Monte Polo oggi distrutta, alla Pieve di Monte San Giovanni.
Case notevoli di questo territorio sono il Pipino ed il Vizzano che hanno entrambe una bella torre cinquecentesca.
Nelle rocce plioceniche di Rasiglio si trovano ricchi strati di fossili marini.
Notizie estratte dalla guida Botropolis